Intelligenza artificiale e controparte globale.

Lunedì 15 partecipiamo alla giornata globale di azione nei confronti di Amazon

Dallo scorso 1° maggio gli autori di testi di trasmissioni radiotelevisive, film, serie Tv e altri contenuti audiovisivi negli USA stanno scioperando ininterrottamente.

Lo sciopero a oltranza è stato indetto dal sindacato WGA (Writers Guild of America) per rivendicare verso l’associazione imprenditoriale degli studios e degli streamers (la AMPTP) adeguamenti delle paghe settimanali, la definizione di un minimo di autori per ogni writers room, un minimo di settimane contrattualizzate per singola opera o episodio e la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) sempre più invasiva nella produzione dei contenuti audiovisivi.

Dopo 15 anni di tregua sindacale la controparte sa bene che le lotte degli sceneggiatori possono durare nel tempo e incidere duramente sui profitti, come hanno dovuto imparare a loro spese con il Writers Strike del 2007, e per questo hanno già iniziato a intimidire e a dissuadere gli scioperanti. Però hanno anche già dovuto cancellare eventi live e sostituirli con registrazioni (o con videogames…) con conseguente contraccolpo sulla raccolta pubblicitaria. Fin qui colpi non letali, ma quando saranno esauriti gli script già pronti potrebbero fermarsi per intero le nuove edizioni di fortunate serie televisive come Trono di Spade (Netflix) o Andor (Disney+) e allora il costo del conflitto diventerebbe molto più pesante.

Questa lotta deve uscire fuori da Hollywood perché ha un significato non soltanto locale o corporativo. Deve rivolgersi alle tante nuove figure professionali del lavoro sommerso che si muovono attorno all’editoria digitale in un contesto che è già direttamente internazionale. Si tratta di lavoro povero e destrutturato di ultima generazione: giornalisti principianti, redattori digitali, ghostwriters, copywriter, traduttori, autori di testi per socialmedia, ma anche analisti programmatori, assistenti editoriali, technical writer, copy editor (specializzazione ormai generalmente ibridata), content manager, computer grafici, web designer, webmaster, social media manager, moderatori web.

La rivoluzione tecnologica introdotta dall’AI è molto più pervasiva dei passaggi di fase segnati dal controllo numerico prima con l’avvento della robotica che sostituiva lavoro vivo manuale scomponendo e concentrando la linea tradizionale nell’isola di montaggio o, poi, dalla governamentalità algoritmica che ha superato ogni modello di organizzazione di tipo disciplinare del lavoro manuale. L’AI produce contemporaneamente sia l’effetto sostitutivo che l’effetto destrutturante sul lavoro vivo intellettuale e per questo definisce un nuovo orizzonte politico, sociale e giuridico su cui misurarci.

Vogliamo cogliere il senso generale e internazionale di questa vertenza invitando a sostenere l’iniziativa di social media bombing fissata per lunedì 15 maggio allo scopo di coinvolgere nella vertenza anche Amazon dopo Netflix e Disney+.

Lunedì 15 maggio, partecipiamo alla giornata globale di azione nei confronti di Amazon pubblicando, tra le 11,00 e le 14,00 su tutti i social (Twitter, Facebook, Instagram, etc) i seguenti testi:

  • Amazon è diventato uno dei maggiori attori nel settore dell’intrattenimento. Ma come i suoi magazzinieri, si rifiuta di pagare una quota equa ai suoi scrittori. Ecco perché gli scrittori statunitensi sono in sciopero in questo momento #WGAstrike – e noi siamo con loro per #MakeAmazonPay: https://makeamazonpay.com/its-writers/
  • Gli scrittori che producono gli spettacoli che ami hanno visto i loro salari scendere del 23% nell’ultimo decennio. Ma studi come Amazon si rifiutano di negoziare un accordo equo. Ecco perché gli scrittori sono in sciopero in questo momento #WGAstrike – e noi siamo con loro per #MakeAmazonPay: https://makeamazonpay.com/its-writers/

Copia e incolla senza trascurare gli hastag