Solidarietà con i palestinesi. Cosa fare, come fare.

Attiviamoci per la pace a fianco dei palestinesi!
Battiamoci in ogni sede per il Cessate il Fuoco incondizionato e duraturo! Per la libertà dei prigionieri politici! Per boicottare l’economia israeliana!
Cosa possiamo fare concretamente noi lavoratrici e lavoratori ?
Contro-informiamo in ogni luogo di lavoro e ovunque sul massacro in atto!
Boicottiamo la vendita dei prodotti israeliani realizzati nelle colonie e l’invio di armi a Israele!
Inviamo aiuti economici ciascuno secondo le sue possibilità alla popolazione di Gaza!
Come possiamo farlo?
1) Contro-informazione.
Mettiamo in atto tutte le iniziative di comunicazione per smascherare le manipolazioni dell’informazione e per denunciare lo stato di fatto.
Manifestiamo contro le testate degli impostori come La Repubblica e la RAI e per onorare i 129 giornalisti caduti nell’assedio di Gaza.
Facciamo circolare i documenti che provano il genocidio in corso.
Sbugiardiamo i luoghi comuni e denunciamo i misfatti.
– Lo sterminio dei gazawi e l’epurazione di Gaza Strip non è una risposta al 7 ottobre. Gaza City è già stata bombardata tante volte prima del 7 ottobre con decine di migliaia di morti (ricordiamo con i loro nomi pittoreschi alcune fra le tante operazioni: “Arcobaleno” e “Giorni di Penitenza” nel 2004, “Piogge estive” nel 2006, “Inverno caldo” e “Piombo fuso2 nel 2008-2009, “Colonna di fumo” o “Pilastro di difesa” nel 2012, “Margine di protezione” nel 2014, etc). Comunque, se fosse una risposta sarebbe sproporzionata per il diritto internazionale e per il diritto umanitario.
– Il genocidio in atto non è la “guerra contro Hamas”. L’aggressione coloniale in atto anche in Cisgiordania dimostra che è stata scatenata una guerra di conquista per liquidare la Palestina.
– Gli accordi di Oslo sono stati violati da Israele con l’insediamento di nuove colonie e con l’apartheid.
– Chi minaccia la sicurezza in Medio Oriente e nel mondo? Israele, Gran Bretagna e USA in questi giorni stanno compiendo direttamente azioni di guerra in Libano, Siria, Giordania, Iraq, Yemen. Il comando tattico della missione nelle acque prospicenti allo Yemen assegnato all’Italia pone il nostro paese in contrapposizione a una parte rilevante della comunità internazionale con la quale si erano intrattenuti rapporti di buon vicinato esponendolo al rischio di possibili rappresaglie.
Scrivi a circololavorosi@gmail.com e chiedi co.e ottenere documentazione quotidiana su cosa accade davvero in Palestina.
2) Boicottiamo gli affari di Israele.
Tante sanzioni attivate contro la Russia dopo l’intervento in Ucraina e di fatto nessuna sanzione contro Israele dall’inizio della strage a Gaza sono la prova evidente del doppiopesismo degli USA e dell’UE. Anzi, mentre si radono al suolo case, ospedali, scuole, luoghi di culto, viene sanzionata l’UNRWA che assiste i profughi di Gaza.
La Russia è stata estromessa dalle competizioni sportive internazionale e invece Israele sta partecipando e il prossimo anno dovrà affrontare l’Italia nella Nation League di calcio.
Le lavoratrici e i lavoratori possono fare diplomazia dal basso chiedendo l’embargo sulle forniture militari e boicottando i marchi e i prodotti delle colonie israeliane.
Documentati su https://bdsitalia.org/ poi verifica se nella tua mensa e negli esercizi dove ti rifornisci si commerciano i prodotti delle colonie o se si promuovono all’interno di eventi e, nel caso, intervieni per denunciarlo e per fermarlo.
Per promuovere il boicottaggio usa gli hashtag: #RedCardIsraeliApartheid
#BoycottPUMA #FIFAWWC #DismantleApartheid
3) Sosteniamo la campagna “SOS GAZA”.
Inviamo aiuti economici ciascuno secondo le sue possibilità alla popolazione di Gaza mediante la Mezzaluna Rossa!
Raccogli contributi economici nel tuo luogo di lavoro, nella tua comunità, nel tuo caseggiato e inviali in Palestina con la causale “SOS GAZA” utilizzando la modalità che preferisci:
– Bollettino di conto corrente postale n. 62237201 intestato alla: Associazione Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese;
– Postagiro online dal proprio conto Bancoposta al conto Bancoposta n. 62237201;
– Bonifico bancario, dalla propria banca, specificando il codice IBAN: IT69 D076 0103 2000 0006 2237