In Palestina come in Argentina!

La mobilitazione internazionalista delle lavoratrici e dei lavoratori ha fermato il golpe bianco di Milei e fermerà il genocidio in Palestina!
In Argentina la mobilitazione generale delle lavoratrici e dei lavoratori ha impedito il golpe istituzionale, neo-liberista e autoritario, del presidente Milei.
Costui aveva pensato di mostrare i muscoli. A nemmeno due mesi dalla sua elezione aveva tentato il colpo di mano con un pacchetto di misure draconiane che avrebbero introdotto di fatto lo stato d’eccezione fino al 31 dicembre 2025: con i 366 articoli del “Decreto Necessità e Urgenza” e con i 664 articoli della “legge Omnibus” infatti si sarebbero adottati provvedimenti finalizzati a dare ampi poteri e libertà alle imprese private togliendoli alle lavoratrici e ai lavoratori, a dare poteri eccezionali all’esecutivo e a introdurre nel paese la dittatura incontrastata del dollaro.
Ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori sono baluardo di pace e di progresso sociale nel mondo.
Ancora una volta le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori hanno prospettiva e sono vincenti grazie alla mobilitazione internazionale che rompe l’accerchiamento in cui sono costretti e che spacca il fronte dei padroni.
Noi il 24 gennaio eravamo davanti all’ambasciata argentina a Piazza dell’Esquilino (vedi evento facebook del circolo lavoro), ma intanto azioni di solidarietà si moltiplicavano in tutto il mondo promosse da organizzazioni sindacali e di sinistra in Africa, Asia, America Latina, Europa.
Importante nella costruzione della rete di solidarietà è stato il ruolo della diaspora argentina presente fin dagli anni della dittatura militare in tante città latino americane e europee come Roma, Amsterdam, Barcellona, Berna, Bruxelles, Ginevra, Lisbona, Londra, Parigi, Tolosa e tante altre.
Siamo convinti che la solidarietà internazionalista delle lavoratrici e dei lavoratori è necessaria e può raggiungere risultati formidabili.
Per questo ci stiamo impegnando in prima persona, con azioni concrete, per fermare il genocidio del popolo palestinese.