SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: L’EMERGENZA NEGATA.

In Italia ogni giorno 3 lavoratori muoiono in seguito a infortuni sul lavoro. Ogni anno gli infortuni denunciati sono 700.000 e le denunce di malattie professionali protocollate superano le 60.000. Questi numeri sono soltanto la punta dell’iceberg cui andrebbero sommati gli infortuni in itinere, quelli non denunciati, le malattie professionali non computate in quanto non tabellate o di cui non viene riconosciuto il nesso eziologico e, se vogliamo, tutte le possibili conseguenze dello stress da lavoro correlato, ma sarebbe giusto dire anche dell’ansia per la perdita del lavoro o per la difficoltà di inserimento nel lavoro.

Nel primo trimestre 2023 gli infortuni sul lavoro nel Lazio sono stati 5.827 così suddivisi per provincia: Frosinone 288, Latina 610, Rieti 186, Roma 4.610 e Viterbo 133. 6 hanno avuto esito mortale.

Spesso in questo paese si inventano le più disparate emergenze soltanto per imporre decisioni impopolari con l’alibi della “ragion di stato”, ma Salute e la Sicurezza sul lavoro sono una emergenza reale che invece viene taciuta. Gli SPRESAL delle ASL, gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, l’INAIL vedono i loro organici ridursi strutturalmente e si arriva persino a tagliare i sussidi ai superstiti dei morti sul lavoro come ha fatto la ministra Calderone.

Per questo per noi la Salute e la Sicurezza di chi lavora sono al centro della campagna per la Salute Diritto Fondamentale che ci vede impegnati con le altre forze che hanno dato vita a Insieme per la Costituzione.

Ne abbiamo parlato con Giampiero Modena, responsabile Salute e Sicurezza della CGIL di Roma e Lazio.

Il video nel link

https://www.facebook.com/100030411751118/videos/1016040976077767/